La frase della settimana

E bon, tanto poi io la chiamo Paolina!

martedì 16 giugno 2009

Verso l'estremo Nord

Signori e Signore, è vero, sembra incredibile, ma questo è il terzo post in tre giorni!!! Una densità mai vista prima.

Orbene, la terza giornata di viaggio inizia all'insegna della ricerca del Glen Affric, una vallata lungo il fiume Affric, tanto splendida quanto inaccessibile. Giungiamo in loco dopo averci girato attorno come squali e dopo aver guidato per strade ad una corsia a doppio senso di marcia, con piazzole di sosta per far passare le macchine provenienti dalla direzione opposta. La meta dell'escursione è vedere le modeste Dog Falls, delle cascatelle lungo l'Affric. Parcheggiamo li vicino e, senza guardare la mappa, imbocchiamo spediti il primo sentiero che porta sì alle cascate, ma con una "breve" deviazione attraverso un bosco di pini della Caledonia. La passeggiata è splendida, nonostante il pantano e delle enormi sanguisughe (a detta della zoologa che c'è in Carla...) .

Ripresa la macchina, torniamo a Inverness per poi proseguire verso le Highlands del Nord. Breve sosta tecnica per rifoccilare noi e l'autoveicolo, e via su stradine sempre più stette.

Facciamo una pausa lungo il percorso per vedere le Falls of Shin, cascatelle dove è possible - in alcuni mesi dell'anno - vedere i salmoni che tentano come dei deficienti di risalire la corrente. Questa pare non essere la stagione adatta, ma noi con una botta di culo vediamo lo stesso un salmone che si sta probabilmente allenando per la maratona controcorrente. .. e riusciamo pure ad immortalare l'audace vertebrato!

A questo punto, si va spediti alla via di Tongue, villaggio sperduto su un fiordo nell'estermo nord. Dopo pochi chilometri, la strada si restringe e diventa ad una corsia - restando a doppio senso di marcia. Per fortuna le piazzole sono frequenti, e riusciamo a percorrere i 60 Km di stradina a passo ragionevolmente spedito. Però, che paesaggio! Terre brulle e verdi, laghi, monti, pecore in terra e in cielo! E poi l'arrivo alla baia di Tongue, incredibilmente baciata da qualche raggio di sole. Procedendo a caso, raggiungiamo un B&B in mezzo alle pecore, consigliato Routard. E' proprio quello che fa per noi. Cena all'unico ristorante del villaggio, passeggiata lungo il mare e poi una parentesi bucolica nella quale ci siamo improvvisati pastorelli radunando, senza volerlo, il gregge.



(In merito a quanto scritto sopra Carla ci tiene a precisare che non si è mai lamentata e che ha avuto paura, però poco). Risveglio magnifico, giornata di sole (incredibile). Ottima colazione scozzese con il burro a riccioli invece che nel pacchettino monoporzione. Ora passeggiata e poi si riparte verso l'isola di Skye!

1 commento:

paola ha detto...

Non posso che apprezzare le pecorelle in cielo e in terra, e le lingue di Tongue!

mando quindi saluti anche dal lato virtuale che sta qua...

Si ringraziano

Il Fava e la sua grigliata, le campagne morganesi, i programmi di messaggistica istantanea, l'Università di Trieste che ci dà da mangiare, l'Acegas, casa Korsic.