Po i dize che i triestini ze mati... Ghe credo.
Carissimi fan, questo docu-post è dedicato in modo particolare agli amici veneti che meglio possono capire il mio attuale stato di disagio psichico in seguito alla situazione seguente.
Da tre giorni su Trieste soffia la bora, un venticello che vien zo a refoli che superano i 100 km/ora. E tutti diranno: "Cosa ti lamenti a fare che per lavorare non esci nemmeno di casa? Ringrassia Dio".
Io di casa vorrei anche uscire, non vedo l'ora, solo che a sto punto ho perso la cognizione biologica del giorno e della notte vivendo da 72 due ore con le tapparelle abbassate, perchè i serramenti austroungarici della pur vivibilissima casa korsic hanno visto passare un secolo di storia... e adesso lasciano passare spifferi che se no te te scansi i te rebalta. Pertanto la mia vita è illumintata dalla luce elettrica 24h/24, con un aumento dei consumi e del diametro delle balle, chè se volevo sperimentare l'inverno boreale andavo a Reykjavik e non a Trieste. Ma pazienza, tanto le bollette le paga la parona.
Il mio vero tormento è un altro: le tapparelle. Ottime tapparelle austroungariche anche queste, legno pregiato (s)tinto de verde, probabilmente però non le han tagliate nei boschi della Val di Fiemme, materia prima dei migliori Stradivari, ma in qualche brughiera del Carso, visto che suonate dal vento producono un rumore... ma un rumore... na roba... Sembra di essere nella stiva di una nave sull'oceano in mezzo a una tempesta, sembra che debba venir giù la casa, sembra che domani scendiamo e ci troviamo in Slovenia con tutto l'edificio. Cosa?? Non ci credete? Sono la solita esagerata?? Porto comprovante bora movie a sostegno delle mie affermazioni.
E tenete conto che la bora si scansa quando tento di registrarla.
Per il fan club dei padri assenti, tengo a precisare che Beauty ha collaborato a questo post fornendo due parole che non me veniva, seben che no ga savudo come che se scrive Reykjavik.
La frase della settimana
E bon, tanto poi io la chiamo Paolina!
giovedì 6 marzo 2008
Quando le tapparelle piangono - Bora movie
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Si ringraziano
Il Fava e la sua grigliata, le campagne morganesi, i programmi di messaggistica istantanea, l'Università di Trieste che ci dà da mangiare, l'Acegas, casa Korsic.
5 commenti:
Eccomi, sono il padre (?!?!?!) assente. Col cervello, ovviamente.
Tra l'altro, oltre ad essere alienato di mio, sono anche seriamente provato da tutto questo sbattimento... de taparele, oltre che de bale...
E' veramente devastante, provare per credere!
Comunque, a mia discolpa, devo dire che non scrivo "molto" sul blog (ok, non ho ancora scritto niente, a parte cazzate), perché:
a) sono pigro
b) sono incostante
c) Carla scrive bene, io invece no
d) non so
Comunque, o miei fans (???), abbiate pazienza. Perché, si sa,
con pazienza e tanta vasellina, l'elefante si fa la formichina!
Due cuori nella bora...!
Dovreste cercare una coppia veneta "Due cuori nella nebbia" e fare un gemellaggio.
cmq siete meglio di qualsiasi raimondo e qualsiasi sandra.
Carla giornalista subito. Editorialista.
P.S. riuscirò a venirvi a trovare prima o poi, magari quando passa la bora. basìn
Ce l'abbiamo già una coppia gemellata no? Tra Padova e Rovigo mi par che nebbia ce ne sia in abbondanza! Bacio
Che roba, ma fa beramente tutto sto casino di giorno e di notte? Roba da strozzarle, le tapparelle! (che in senso letterale potrebbe pure eliminare gli spifferi.. ok, gli strozzamenti dei circuiti nell'idraulica tecnica sono un'altra cosa... no fa rider, go capì).
Guarda, consòlati: anche noi due davidaola siamo chiusi in casa da due giorni (io, paola, da 3) entrambi con l'influenza, bon che oggi il papi ci fa la spesa (troppo buono), sennò rimanevamo anche a secco di provviste!!
comunque un suggerimento a beauty: sì è vero, the beast scrive mglio di tutti noi messi insieme, ma ti suggerisco un trucco. Non devi mica per forza scrivere! puoi anche fare: foto, scarabocchi, formule matematiche, e poesie ermetiche composte da monosillabi... troverai la tua dimensione, la stiamo ancora aspettando!...
cheez
P.
Madonna che casino. E io che mi irrito quando suona il telefono (vabbé che ci martellano di consulenze mediche tutto il santo giorno). Chissà cosa farei con tapparelle che sbattono tutto il giorno. Questo, insieme al fatto che Zapatero ha vinto di nuovo, conferma che Barcellona vince il primato di città dei sogni :) Tanto che questa notte l'ho effettivamente sognata. Nessuna idea di fare l'ufficio stampa in spagnolo :)? Baci!
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