La frase della settimana

E bon, tanto poi io la chiamo Paolina!

lunedì 24 marzo 2008

Custode della tradizione

Arridaje!!! Sono di nuovo io a scrivere... Pare che la metallica mia donna sia in stand by creativo... E vabbeh, d'altra parte, quando lavori anche a pasquetta...

Comunque, non gli insulti via web ai padroni sfruttatori (sempre sian infamati!) sono il contenuto di questo mio post, bensì più miti e dolci parole. Come il titolo suggerisce, quest'anno a pasqua, invece di limitarmi a bestemmiare, mi sono fatto coinvolgere nella preparazione di un dolce tradizionale. Venerdì santo sono andato a Cervignano e, assieme alla nonna, ho preparato le consuete pinze pasquali, apprendendo i segreti della ricetta. Devo dire che fare le pinze è stato più duro del previsto, specie perché la nonna ne elargisce diverse a parenti e conoscenti. Non a caso, dunque, mi sono trovato a impastare 4 chili di farina con 32 uova e una quantità imprecisata di burro e zucchero. Ma che soddisfazione poi... una volta tolte le pinze dal forno ed inserite nella bocca... gnam, burp!

Per deliziare i vostri occhi, oltre al mio stomaco (e quello dei parenti, ahimé :oP ), vi sbatto la foto qua sotto. E pioché a pasqua siamo tutti più buoni, mi mangio subito una bella fetta alla facciaccia vostra... :o) Cosa? Devo andare a pijarmerla ner... Va ben, go capido, ecco la ricetta!


Pinza Pasquale

Ingredienti:
1 Kg di farina
8 rossi d'uova
4 chiare d'uovo
200g zucchero
150g burro
100g lievito
1 bicchierino di rum
1 bicchierino di cognac
mezza buccia d'arancio grattuggiato
mezzo arancio spremuto
buccia di un limone grattuggiata
latte per sciogliere il lievito (200-250ml) e q.b. per l'impasto
sale q.b.

Procedimento:
Mettere la farina in una bacinella capiente, sbriciolare il lievito in cima e scioglierlo con del latte, mescolandolo con un po' di farina. Coprire la bacinella con uno straccio e lasciarlo riposare per 20-30 minuti.
Nel frattempo, montare i rossi con lo zucchero e la buccia di arancia e limone. Aggiungere i liquori, l'arancia spremuta e il burro fuso. Infine unire le chiare montate a neve.
Aggiungere lentamente l'impasto alla farina, mescolando bene. Stendere e impastare con forza finché la pasta non è pronta (omogenea e non attaccaticcia). Aggiungere latte o farina se necessario. Mettere la pasta in un recipiente coperto da un canovaccio e lasciar levitare in luogo caldo e asciutto per almeno due ore (meglio tre o quattro).
A fine lievitazione, preparare delle pagnotte tonde di circa 650-700 grammi, lavorando un po' la pasta e lasciarle lievitare altri 15 minuti almeno, coperte da un canovaccio.
Incidere la parte superiore delle pagnotte con tre incisioni radiali profonde un paio di centimetri e cospargere con un uovo sbattuto unto alle chiare avanzate.
Cuocere in forno a 165°-170° per 25-35 minuti (controllare lo stato dopo 20 minuti).

1 commento:

Carla ha detto...

Comunque, cari lettori e fans, non è una bella cosa che dopo tutta la fatica che ho fatto per convincere il papy a occuparsi della creatura, voi non gli filate il post + fico. Vi ha dato pure la ricetta, ingrati! Bravo amore, sei un grande chef. Bacio

Si ringraziano

Il Fava e la sua grigliata, le campagne morganesi, i programmi di messaggistica istantanea, l'Università di Trieste che ci dà da mangiare, l'Acegas, casa Korsic.